Si è tenuta giovedì scorso a Cervara di Roma l'assemblea organizzata dal sindaco del piccolo centro insieme ai cittadini promotori del ricorso a Mattarella contro i tagli che si stanno abbattendo sull'ospedale Angelucci di Subiaco. All'incontro, al quale erano stati invitati tutti i sindaci del territorio, erano presenti solo i primi cittadini di Cervara e Riofreddo, mentre per gli altri comuni erano presenti i vicesindaci di Arsoli e Roviano, il consigliere comunale Severina Tucci per il Comune di Bellegra, il dott. Michele Acqui, consigliere del Comune di Subiaco con delega alla sanità, mentre per il Comune di Roccagiovine la consigliera Antonella Giori. Erano presenti anche alcuni consiglieri comunali di minoranza di alcuni comuni, Matteo Berteletti di Subiaco, Carmine Proietti di Cineto Romano e Claudio Nocente di Cervara di Roma.
L'incontro si è aperto con l'introduzione del sindaco di Cervara, che ha sottolineato come a distanza di un mese, il Presidente della Comunità Montana Romanzi che si era impegnato a rilanciare le iniziative a sostegno dell'ospedale, non abbia invece prodotto alcuna azione ed anzi era addirittura assente all'appuntamento.
Dopo un'accesa arringa del primo cittadino che giocava in casa, è intervenuto il dott. Acqui del Comune di Subiaco, che nel suo intervento ha cercato di spiegare le motivazioni che spingono il Comune di Subiaco a non intraprendere ulteriori iniziative in quanto occorrono azioni atte ad esercitare pressioni sull'azienda sanitaria in modo da migliorare i servizi forniti dall'ospedale.
Molto acceso è stato invece l'intervento del consigliere comunale di Bellegra Severina Tucci, che ha affermato come non si possa rinunciare ad un ospedale perfettamente funzionante nel territorio di Subiaco e della Valle dell'Aniene, anche perché le alternative più vicine non sono all'altezza dio garantire efficienza nel soccorso e nell'assistenza, oltre che assai lontane.
Anche il consigliere di Cineto Romano Proietti ha usato parole molto dure nei confronti delle scelte regionali, che stanno andando nella direzione sbagliata penalizzando i cittadini a vantaggio dei servizi privati.
Durante i lavori è stata appoggiata dai vari amministratori la proposta venuta dai cittadini promotori del ricorso al Presidente della Repubblica di chiedere a Zingaretti pari dignità ed uguale trattamento con Bracciano, al quale è stato graziato l'ospedale dopo che l'amministrazione aveva presentato ricorso contro i tagli.
Ha invece chiesto il consigliere Matteo Berteletti di Subiaco che i Sindaci di buona volontà si uniscano e prendano in mano la situazione, coinvolgendo le popolazioni per rimettere in piedi delle iniziative capaci di lanciare messaggi forti che non possono essere trascurati da chi di dovere.
Delusi invece i cittadini presenti all'incontro, che nonostante abbiano ascoltato anche molti buoni propositi da parte degli amministratori presenti, alla fine hanno dovuto constatare che questi abbiano abbandonato piano piano i lavori senza aver prodotto nessuna iniziativa concreta, lasciando il dubbio sui reali intenti di costoro.