"Con l’avviso pubblico del 17 luglio 2017 il Comune di Subiaco chiedeva a quanti erano interessati alla partecipazione del tavolo tecnico di inviare una richiesta, con allegato curriculum, con evidenza delle “esperienze professionali e formative che avevano attinenza con le finalità previste dalle attività connesse al progetto SPRAR”.
Nella comunicazione istituzionale del comune si precisava che la partecipazione era prevista sia a persone fisiche che soggetti giuridici.
Successivamente, nella commissione consiliare (commissione politica) del 13 agosto, veniva inserita la pregiudiziale che escludeva la partecipazione dal tavolo tecnico dei cittadini che avessero ricoperto ruoli organizzativi in formazioni politiche, benché avessero esperienze professionali e formative in linea con quanto richiesto dal bando.
Risulta assai paradossale come per temi che riguardano accoglienza ed inclusione per gli stranieri richiedenti asilo politico, l’illuminata amministrazione sublacense utilizzi l’arma dell’esclusione politica.
Ancora più paradossale è la circostanza che noi, come SBC , abbiamo chiesto ed ottenuto in consiglio comunale la costituzione di un tavolo tecnico scientifico, salvo poi vederne esclusa la rappresentanza nella sua composizione.
Alla luce dei fatti anche uno stolto comprenderebbe che questa decisione, presa a posteriori, è politicamente pretestuosa e giuridicamente infondata.
Ma questo “modus operandi” non rappresenta nulla di nuovo rispetto a quello che migliaia di cittadini hanno oramai da anni compreso nei comportamenti del sindaco e dei vecchi e nuovi compagni di viaggio, il dono della doppia morale e la propensione all’esclusione di chiunque rappresenti una libera interlocuzione politica.
Personalmente prendo atto della decisione della maggioranza consiliare ed insieme agli amici del direttivo valuteremo, nel merito, la posizione del Movimento politico “Subiaco Bene Comune”" Lo ha dichiarato Domenico Pelliccia di SBC
Nella comunicazione istituzionale del comune si precisava che la partecipazione era prevista sia a persone fisiche che soggetti giuridici.
Successivamente, nella commissione consiliare (commissione politica) del 13 agosto, veniva inserita la pregiudiziale che escludeva la partecipazione dal tavolo tecnico dei cittadini che avessero ricoperto ruoli organizzativi in formazioni politiche, benché avessero esperienze professionali e formative in linea con quanto richiesto dal bando.
Risulta assai paradossale come per temi che riguardano accoglienza ed inclusione per gli stranieri richiedenti asilo politico, l’illuminata amministrazione sublacense utilizzi l’arma dell’esclusione politica.
Ancora più paradossale è la circostanza che noi, come SBC , abbiamo chiesto ed ottenuto in consiglio comunale la costituzione di un tavolo tecnico scientifico, salvo poi vederne esclusa la rappresentanza nella sua composizione.
Alla luce dei fatti anche uno stolto comprenderebbe che questa decisione, presa a posteriori, è politicamente pretestuosa e giuridicamente infondata.
Ma questo “modus operandi” non rappresenta nulla di nuovo rispetto a quello che migliaia di cittadini hanno oramai da anni compreso nei comportamenti del sindaco e dei vecchi e nuovi compagni di viaggio, il dono della doppia morale e la propensione all’esclusione di chiunque rappresenti una libera interlocuzione politica.
Personalmente prendo atto della decisione della maggioranza consiliare ed insieme agli amici del direttivo valuteremo, nel merito, la posizione del Movimento politico “Subiaco Bene Comune”" Lo ha dichiarato Domenico Pelliccia di SBC