Da Cittadinanzattiva a passiva, in queste due parole è racchiuso il repentino dietrofront dell'associazione, che ha firmato un documento con la Asl Roma 5 nel quale però non vi è alcun accenno ai problemi cronici che attanagliano la Asl stessa. Problemi che l'associazione aveva denunciato continuamente fino al giorno prima, ma adesso arriva la firma di un Protocollo di intesa con il commissario straordinario della Asl Roma 5, Giuseppe Quintavalle, quel commissario di cui Cittadinanzattiva non riconosceva nemmeno la legittimità fino a pochi giorni fa.
All'associazione è stato dato l'ok ad "un Tavolo permanente, alla promozione dell’Adozione della Carta europea diritti del malato, alla concessione da parte della Asl Roma 5, dove possibile, di spazi destinati al Tribunale dei Diritti del Malato (TDM).
Sì ancora ad una stretta collaborazione tra l’Azienda e le sezioni territoriali del TDM per la “costruzione e il mantenimento di un efficace sistema di informazione sulle prestazioni erogate, sulle tariffe, e sulle modalità di accesso ai servizi”.
Nessun cenno però ai problemi dei 5 ospedali della Asl, alcuni dei quali hanno servizi e prestazioni ridotti al lumicino, al fatto che la Asl non abbia neanche una risonanza magnetica, al PS di Tivoli congestionato, all'ospedale di Subiaco sempre più abbandonato a se stesso.
Un'inversione ad U dell'associazione che fino a ieri era solerte a denunciare i mali della sanità del comprensorio che ha sollevato molte perplessità e dubbi tra molti cittadini che sperano non sia legato al periodo pre elettorale.