Il Comitato edifici sisma 2000 di Rocca Canterano manifesterà sotto la sede della Regione Lazio il prossimo 21 febbraio.
Ieri si è infatti svolto presso il Comune un incontro dove i proprietari degli edifici danneggiati dal sisma del 2000 ancora in attesa del rimborso delle spese, hanno espresso "il proprio sdegno e disappunto nei confronti della Regione Lazio ed in particolare del'Agenzia regionale di Protezione Civile per il comportamento tenuto in questi anni nei confronti di cittadini, imprese e professionisti del territorio".
Causa dell'esacerbazione degli animi è il mancato pagamento dei danni causati dal terremoto che si verificò nel lontano 11 marzo del 2000.
Infatti in quel giorno "vari Comuni della Provincia di Roma Alto Aniene, venivano colpiti e danneggiati da un evento sismico.
Nell'immediato con D.P.C.M. del 14 marzo 2000 veniva dichiarato lo stato di emergenza e con successiva Ordinanza n. 3047 del 31 marzo 2000 il Presidente della Regione Lazio veniva nominato Commissario delegato per gli interventi di salvaguardia dell'incolumità pubblica e privata.
I proprietari degli edifici danneggiati, a seguito degli adempimenti stabiliti, davano inizio alle opere di riparazione dei danni. Secondo la medesima normativa i contributi per tali opere dovevano essere corrisposti in ragione del 20% all'atto dell'inizio dei lavori, del 40% in corso d'opera e dell'ulteriore 40% all'ultimazione delle medesime".
Il Comitato però fa sapere che "a tutt'oggi per gli edifìci in Comune di Rocca Canterano denominati nn. 31, 62, 56 63 e 57, ultimi di un gruppo più numeroso e a differenza di questi non hanno ricevuto nulla di quanto dovuto pur a fronte di un Decreto di liquidazione riguardante l'Edificio 31.
Per ultimo in data 28 settembre 2017, presso il Comune di Rocca Canterano si è tenuta una riunione alla presenza di rappresentanti del Comune stesso, della Agenzia Regionale di Protezione Civile e degli edifìci danneggiati dal sisma, nel corso della quale veniva puntualizzata la situazione amministrativa degli edifìci con impegno alla liquidazione dei contributi maturati entro il termine dell'esercizio 2017; nello stesso giorno veniva eseguito sopralluogo tecnico presso gli edifici di che trattasi al fine di accertare lo stato di avanzamento delle opere constatando l'esecuzione delle stesse nelle percentuali riportate al verbale della medesima riunione".
Secondo il Comitato, "iI Sindaco Fulvio Proietti, che dal 2014 sta cercando di dare il proprio supporto per dirimere l'annosa vicenda, è fortemente amareggiato per un comportamento incomprensibile e schizofrenico al punto di vista amministrativo e politico; a parole ci si riempie la bocca con la volontà di sostenere e rilanciare i piccoli Comuni ma nella pratica ciò viene disatteso per lungaggini burocratiche ed inadempienze immotivate".
E quindi adesso il Comitato fissa l'appuntamento per il 21 sotto la Regione Lazio a Roma per manifestare nella speranza che vengano loro riconosciuti i diritti che vantano.