Ancora non si placa la rabbia tra i cittadini per i pedaggi aumentati quest'anno ancora del 13 per cento, che arriva un'altra tegola, questa volta dei lavoratori e sindacati che temono che potrebbe essere estesa la chiusura dei caselli manuali nelle ore notturne, preferendo la loro automazione.
Riducendo in questo modo il fabbisogno di personale, già con il Piano economico e finanziario che il concessionario Strada dei Parchi, della holding dell'imprenditore pescarese Carlo Toto, dovrà a breve farsi approvare dal governo.
I due capitoli sono connessi: proprio a causa dei nuovi aumenti sulle due tratte autostradali abruzzesi, tra le più costose d'Italia, come denunciato dalle associazioni di categoria, sta diminuendo il traffico nelle ore notturne, visto che sempre più automobilisti preferiscono percorrere strade alternative.
Questa misura è stata già adottata un paio di anni fa sulla A24 per i caselli di Ponte di Nona e Castel Madama nel Lazio e di Tagliacozzo e Assergi, in Abruzzo; sulla A25 nei caselli di Pescina, Cocullo, Villanova e Manoppello, sempre in Abruzzo.
I sindacati hanno ingaggiato una battaglia contro questa misura sostenendo che, oltre ai riflessi sulla mancata retribuzione dei turni notturni, diminuirebbe la sicurezza degli automobilisti e la qualità del servizio non sarebbe aderente a quanto stabilito dalla concessione ed anche in alcune circolari ministeriali.
Se il Consiglio di Stato dovesse dare ragione ai sindacati, la società dovrà tornare a garantire per ogni casello, anche quelli più piccoli, non meno di 3 persone a turno nell'arco delle 24 ore.
Il Piano economico finanziario di Strada dei Parchi in scadenza, prevede un organico di 432 unità fino al 2030, data di scadenza della concessione.
Il nuovo piano aziendale, presentato più volte e bocciato dal ministero delle infrastrutture è ora in visione da parte del ministero dell’Economia, con l'ipotesi non remota, della previsione di un organico a ribasso.