Si comincia a parlare seriamente di patrimonio culturale dopo la boutade dei Borghi più belli d'Italia, l'associazione dell'Anci alla quale Subiaco si era iscritta. Infatti nel pomeriggio di lunedì 28 maggio, all’interno della sala conferenze della Foresteria nel Monastero di Santa Scolastica di Subiaco, si è tenuta la conferenza di presentazione del progetto di candidatura UNESCO che vede coinvolti 8 siti benedettini in Italia, nel progetto comune "I paesaggi culturali degli insediamenti benedettini medievali in Italia".
Sono complessivamente tre i siti nella Regione Lazio inseriti all’interno della candidatura, Subiaco, Montecassino e Farfa.
Ottenere il riconoscimento UNESCO richiede diversi passaggi necessari attraverso un iter articolato e complesso. La scelta dei siti indicati è stato il frutto di una “scrematura” di oltre 60 monasteri e ambienti benedettini antropizzati in tutta Italia.
Molte le autorità intervenute nel corso dell’incontro, tra cui Edith Gabrielli, Direttrice del Polo Museale del Lazio, Lorenza Bonaccorsi, Assessore Turismo e Pari Opportunità della Regione Lazio, Flaminia Santarelli, Agenzia Regionale del Turismo, Francesco Pelliccia, Sindaco di Subiaco e Davide Basilicata, Sindaco di Fara in Sabina, Padre Mauro Meacci, Abate Ordinario di Subiaco, Padre Donato Ogliari, Abate Ordinario di Montecassino, Padre Andrea Eugenio Gargiulo, Priore dell’Abbazia di Farfa.
Relazioni dettagliate e tecniche da parte della commissione e dei responsabili scientifici del progetto, coordinata da Ruggero Longo, hanno testimoniato la complessità del lavoro atteso, di cui l’Abbazia di Subiaco, Montecassino, Farfa, il Comune di Subiaco, Cassino e Fara di Sabina sono partner istituzionali, affiancati da Treccani Cultura che ha offerto il suo supporto, e ovviamente, dal Ministero dei Beni Culturali e Regione Lazio. Ad illustrare l'iter in corso è stata l'Arch. Francesca Riccio, ufficio Unesco del Mibact.
Riuscire ad inserire i due siti consentirebbe a Subiaco di potenziare la tutela del territorio impedendo progetti dissennati nelle vicinanze dei siti ed accrescerebbe il prestigio culturale a livello internazionale.
Tivoli già detiene due monumenti sotto la tutela dell'Unesco, chissà se anche Subiaco riuscirà nell'intento.