La vecchia insegna riportante la scritta “Ospedale montano” posta qualche anno fa all'ingresso dell'ospedale Angelucci di Subiaco è stata sostituita con un'altra recante la dicitura “polo ospedaliero angelucci”.
Ma la novità ha fatto balzare sulla sedia molti cittadini che hanno visto nella sostituzione dell'insegna solo uno spot prelettorale. Ed allora si sono scatenati sui social network deridendo anche la nuova tabella affissa all'interno dell'ospedale, che elenca i vari servizi offerti nella struttura.
Servizi che però secondo gli internauti sono ben lontani dall'essere realmente offerti agli utenti del nosocomio sublacense.
Anche Subiaco Bene Comune di Gianfranco Trombetta ha aspramente criticato questa novità, affermando che
“In questi cinque anni l’Ospedale Angelucci è stato depauperato della sua dignità: i servizi mancanti, le emorragie di personale verso altri presidi e l’impossibilità di gestire le emergenze hanno svuotato il nosocomio della sua funzione fondamentale di garantire il diritto alla salute dei cittadini”.
Prosegue la formazione politica che è il principale sfidante del sindaco uscente Francesco pelliccia, accusando proprio quest'ultimo di aver vinto le elezioni proprio “cavalcando questa tematica in maniera forte, nel corso del suo mandato non ha più perorato la causa, accettando in silenzio i voleri regionali di declassamento”.
Trombetta afferma che adesso agli spot sugli pseudo-finanziamenti ottenuti, si aggiunge ora la sostituzione della cartellonistica. “Per l’ennesima volta i nostri amministratori guardano all’apparenza, senza pensare che non esiste più un Ospedale funzionante e che oggi l’unica struttura vera è la Rems”. La Rems è la Residenza per l'Esecuzione delle Misure di Sicurezza, le strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrico giudiziari.
“L’Ospedale versa in una situazione drammatica – tuona Trombetta - e cercare di convincere la gente a pensarla diversamente significa prenderla in giro. Spiegasse, piuttosto, come mai abbia deciso di trascurare qualsiasi battaglia per difendere gli interessi della collettività.” Lo dichiara in una nota Gianfranco Trombetta, candidato Sindaco della lista “Subiaco Bene Comune”.
Ma proprio da facebook, da dove sono partite molte critiche, risponde il consigliere comunale Enrico De Smaele: “Qualcuno pensa di vincere le elezioni gridando "hanno chiuso l'ospedale"... qualcun'altro ci crede in buona fede e all'ospedale non ci va più: va a Roma o a Tivoli. I primi non si rendono conto che gridare" l'ospedale è morto" significa farlo morire davvero.. se l'ospedale non viene usato dai cittadini diviene inutile, e allora davvero ce lo chiudono.. usiamo la testa per favore.”