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VALLE ANIENE - No del Tar al ricorso, ma i Comuni anti Acea non demordono, Caucci: ricorreremo al Consiglio di Stato

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Non ha avuto l'esito sperato il ricorso rivolto al Tar del Lazo da alcuni Comuni della Valle dell'Aniene contro Acea: i giudici amministrativi hanno infatti respinto il ricorso presentato dai Comuni di Agosta, Arsoli, Marano Equo e Roviano che insieme a quelli Canale Monterano, Capena e Ladispoli si erano opposti al passaggio della gestione del proprio servizio idrico ad Acea. 
Lo scontro che ha visto contrapporsi a questi Comuni oltre ad Acea anche la Regione Lazio e l'Ato2 e la Città Metropolitana di Roma Capitale, si è concluso a favore di questi ultimi, che chiedevano l'annullamento della nota prot. n. 141497/15 del 13.3.2015, emessa dalla Regione Lazio – Direzione Regionale “Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative” – Area “Risorse Idriche e S.I.I.”, “con la quale si diffidano le Amministrazioni ricorrenti ad affidare in concessione d’uso gratuita le infrastrutture idriche di proprietà comunale al gestore del servizio idrico integrato”. La Regione nel provvedimento minacciava che se i Comuni non avessero adempito, “eserciterà senza ulteriori comunicazioni il potere sostitutivo” sottraendo ai Comuni la potestà su questo tema.
Ma i sindaci non demordono, e nonostante abbiano perso il primo round contano di poter ancora portare a casa il risultato finale:
“È evidente che la battaglia dei Comuni, Arsoli in testa, continuerà in tutte le sedi a partire dall'impugnazione della sentenza del Tar dinanzi al Consiglio di Stato” ci ha dichiarato il Sindaco di Arsoli Gabriele Caucci. “Stiamo già valutando le azioni da proporre unitamente ai nostri legali. Purtuttavia la questione continua ad essere politica. Confidiamo e rivolgiamo un nuovo appello al Presidente Zingaretti; la L.R. nr. 5 del 2014 non può continuare ad essere una mera enunciazione di principio. Vanno ridefiniti i nuovi ambiti e scongiurare il pericolo che Acea monopolizzi il servizio, con ricadute economiche negative ed inefficienze sui cittadini” ha concluso il primo cittadino. 
L'argomento è molto sentito tra questi Comuni della Valle dell'Aniene, che forniscono un'ingente risorsa idrica alla Capitale alimentando l'acquedotto Marcio, ma che non vedono ricadute vantaggiose da questo, anzi temono addirittura risvolti negativi.

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