Una singolare protesta è avvenuta ieri mattina a Subiaco nella centralissima piazza Sant'Andrea proprio davanti l'ingresso del Comune di Subiaco.
Un uomo sandwich circolava avanti e indietro esibendo due manifesti, con la scritta “lavoro sanità ordine pubblico” destando la curiosità dei passanti e degli automobilisti, assai numerosi in quella fascia oraria.
Abbiamo chiesto al promotore di questa inedita iniziativa i motivi che lo hanno spinto a scendere in piazza in questo modo assai insolito. Giovanni Pelliccia lamenta che dopo aver pagato i diritti per le affissioni nelle bacheche comunali, gli è “stato negato questo diritto fondamentale di espressione garantito dalla Costituzione”. “A Subiaco non esiste alcun regolamento sulle affissioni, - afferma Giovanni Pelliccia - e dopo aver provveduto a regolarizzare i costi di affissione mi è stato negato di affiggere i manifesti per i quali avevo già pagato la stampa e lo studio grafico per la loro realizzazione. Dicono che dopo il sindaco abbia fatto una fantomatica ordinanza che vieti l'affissione di manifesti di grosse dimensioni. Ma io avevo già pagato: è una vera e propria censura”.
Ma non è la prima volta che le affissioni a Subiaco sono fonte di accese polemiche già in passato si erano scatenate forti bagarre su questo argomento: qualche tempo fa una forte lamentela venne dalla costola giovanile del Partito Democratico, che accusò l'amministrazione di Francesco Pelliccia di non riconoscere la libertà di manifestare il proprio pensiero. L'accusa, secondo quanto riportarono i GD, era quella di impedire le affissioni che non vengono consentite dal Comune, in un numero non superiore a 12, e di dover attendere che si presenti un "buco" dove poterli inserire. Quest'ultimo problema, lamentavano dal PD, "non si pone per i manifesti con cui la nuova amministrazione giustifica il suo operato, ad. es. l'aumento delle indennità; di quelli Subiaco è piena!" .
Ma anche il centrodestra qualche giorno prima aveva lanciato le stesse accuse di censura contro l'amministrazione comunale per gli stessi motivi, mentre in tempi più recenti è il Movimento Cinque Stelle che è intervenuto lamentando l'inesistenza della mancanza di un regolamento che disciplini seriamente le affissioni dei manifesti nel Comune di Subiaco, a riprova che il problema è più attuale che mai. Un problema assai sentito in un posto come Subiaco, ove l'affissione di manifesti è uno dei principali strumenti di informazione politica diretta verso i cittadini.