L'ultima tegola cadde sulla testa dell'Amministrazione Pelliccia quando il 13 giugno dello scorso anno i giudici amministrativi condannarono il Comune a pagare "il compenso del Commissario ad acta per l'esecuzione della sentenza risalente al 2015, emessa dal Tribunale Ordinario di Tivoli".
Ed ora si corre ai ripari cercando qualche acquirente o comunque un soggetto che voglia prenderlo in concessione.
L'ennte ha infatti pubblicato un avviso pubblico per ricevere proposte di valorizzazione del Complesso sia tramite una concessione che acquisizione del complesso o parte di esso.
Il soggetto che entrerà in possesso del complesso dovrà farsi interamente carico delle spese sia di riqualificazione che di realizzazione delle opere. Recita infatti l'avviso comunale: "l’intervento di riqualificazione e valorizzazione proposto deve, altresì, suggerire le attività imprenditoriali che vi si propone di avviare, gli aspetti connessi alla tutela e valorizzazione del territorio e quant’altro si ritenga utile ai fini della manifestazione di interesse".
Le proposte potranno essere di vario tipo, ma comunque rientranti nell'elenco stabilito dal Comune, ossia: sportive;
turistico-ricettive (incluse area camper, campeggio); agricole; agrituristiche; socio-sanitarie.
Non sembra molto vantaggiosa la formula della concessione, in quanto "la durata massima della concessione sarà commisurata al periodo di tempo necessario al recupero degli investimenti da parte del concessionario, tenuto conto degli investimenti necessari per conseguire gli obiettivi contrattuali specifici come risultante dal piano economico finanziario che sarà presentato in sede di eventuale procedura ad evidenza pubblica dal concessionario".
La struttura, che in origine presentava edifici dotati di grandi ambienti, camere e laboratori, un parco attrezzato, campo sportivo ed una chiesa, adesso è in totale abbandono e fatiscente, ma si trova in una posizione assai panoramica affacciata sulla vallata.