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VICOVARO - Concorso artistico nel Premio Marcantonio Sabellico, in gara fotografia, pittura e scrittura

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In occasione dell'XI edizione del Premio intitolato a Marcantonio Sabellico, il Comune di Vicovaro ha organizzato un concorso artistico distinto in due categorie, adulti e bambini.
La categoria adulti è aperta a qualunque cittadino, e si articola in fotografia, pittura e scrittura creativa mentre quella bambini è riservata solo agli alunni della scuola Vulpiani che possono partecipare con disegni o scritti.
Sarà possibile partecipare facendo pervenire le opere, a mano o tramite raccomandata, entro le ore 12 di venerdì 16 giugno; le pitture possono essere consegnate esclusivamente a mano.
Ulteriori informazioni possono venire apprese all'Ufficio Cultura del Comune di Vicovaro o sul sito internet dell'ente.

CICILIANO - Alle urne con due anni di anticipo, si vota l'11 giugno

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A distanza di tre anni dalle ultime elezioni, quando vinse Claudio Timperi con soli 31 voti di scarto, al Comune di Ciciliano si torna alle urne dopo che il Consiglio comunale è stato sciolto con due anni di anticipo a seguito delle dimissioni di sei consiglieri su un totale di dieci.
E così i milleduecento elettori del piccolo Comune che domina il passo della Fortuna il prossimo 11 giugno torneranno alle urne per scegliere di nuovo il primo cittadino.
La scelta verterà su tre liste, "Territorio e partecipazione - lista civica per Ciciliano", Ciciliano unica certezza" ed "Idee in Comune"

SUBIACO - 44enne processata a Milano per truffa: 560mila euro di ingiusto profitto

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Con l'accusa di essersi procurato un "ingiusto profitto (complessivi 560mila euro) con pari danno per le persone offese, in un reato contro il patrimonio di rilevante gravità, commesso da Milano da agosto ad ottobre 2012", è finita alla sbarra una donna sublacense di 44 anni, per la quale il 5 maggio scorso è partito il processo per truffa continuata. 
Il sostituto procuratore Sergio Spadaro accusa P. C. V. poichè "in esecuzione di un medesimo disegno criminoso con artifizi e raggiri consistiti nel rappresentare falsamente la propria capacità di investire denaro su piattaforme di trading online e nel promettere rendimenti significativamente superiori a quelli derivanti da comuni strumenti finanziari", avrebbe truffato 4 persone. Per convincere le vittime della bontà delle operazioni prospettate utilizzava "quale garanzia del proprio operato, la qualifica del marito, all'epoca carabiniere in servizio presso la Dia di Roma". Ruolo che la donna indicava ai suoi clienti "quale prova delle proprie capacità: i fruttuosi investimenti a suo dire già effettuati per conto di numerosi colleghi del marito".
La tecnica congegnata dalla donna, secondo quanto ricostruito da Spadaro consisteva "nel consegnare a titolo di garanzia le somme versate dalle persone offese con assegni di pari importo" , giungendo a "versare alla persona offesa un anticipo di 50mila euro sul guadagno finale al solo fine di ottenere un ulteriore versamento di capitale, poi avvenuto, pari a 225mila euro".
In questo modo, secondo la Procura di Milano, la 44enne "induceva in errore le persone offese circa le restituzione in tempi brevi delle somme per conto delle stesse investite, nonchè circa la redditività e la sicurezza delle operazioni così facendosi consegnare le somme di denaro"

ARCINAZZO ROMANO - Il sindaco minaccia vie legali per un volantino, l'opposizione: cercano di intimidirci

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Dopo un volantino diffuso dai Consiglieri di opposizione del Comune di Arcinazzo Romano, è giunta loro la lettera del Sindaco Giacomo Troja, che li invita a dissociarsi da esso altrimenti adirà a vie legali.

I Consiglieri di opposizione definiscono la lettera del primo cittadino come un atto intimidatorio, ma che non sortirà l'effetto sperato.
Pubblichiamo di seguito il testo del volantino in questione:
"TEATRINO 
Cari Consiglieri di Maggioranza.
ll bue dice cornuto all'asino. Quanto siete ipocriti e falsi. Blaterate senza sapere cosa dite! Nelle "comparsine teatrali", a dire il vero, recitate benissimo. Siete stati destituiti da ogni incarico con la costituzione di un Comitato ad hoc cui fanno parte due soggetti della vecchia Amm..ne i quali, unitamente al "Capo" ed al Fenomeno, governano destrutturando l'art 44 del Reg.to per l'Org.ne e Funz.to del Consiglio che stabilisce la formazione dà Commissioni che, eccezion fatta,per quella elettorale, prevista per legge, e quella sviluppo e tutela degli Altipiani (non più ín vita) in Arcinazzo, unico Comune in Italia, forse, non sono state formate altre Commissioni. Voi zitti ben sapendo che il "Capo" non può affidarvi le Presidenze ed altro per la vostra incapacità amministrativa. Quante proposte avete prodotto in due anni voi, visto che parlate di mancanza delle nostre? Abbiamo notato solo dei copia ed incolla. Nelle sedute consiliari ossequioso silenzio o parlate solo su imput del "Capo" attraverso i suoi "pizzíni" o, peggio ancora. sollevate la canizza quando notate che il "Capo"è in difficoltà per il fuoco nemico cui impedite dì parlare. Siete solo tronfi di alterigia e la mettete in "caciara" per compiacere "l'Uomo solo ai comando". Ci parlate di "Democrazia". Non ne conoscete il significato. Ci fate notare che siete sempre disposti al confronto. Bugiardi! Vi rifiutate perfino di programmare insieme gli orari delle sedute consiliari e formarne l'O.d.G. Vergognatevi! Partecipate ai Consigli solo per alzare la mano ed approvare ciò che gli altri hanno deciso per voi. Noi parliamo perché siamo liberi. Invece di sproloquiare ed insultare l'Opposizione raccontando idiozie ai cittadini vi esortiamo, se ne avete il coraggio, a riferire a noi ed al popolo come si possono installare traversine imbevute di sostanze cancerogene in un Parco quando la legge lo vieta? Dite chi le fornì ed a quale costo! Da documenti in nostro possesso non ci vengono forniti questi dati! A noi la soddisfazione di avervele fatte rimuovere. Vi aspettiamo al varco per le spese dì rimozione, trasporto e smaltimento. Spiegateci come può un sindaco aprire l'accesso ad auto nel parcheggio multipiano senza gli atti amministrativi: Collaudo e documento di agibilità. Spetta al Questore e Prefetto solo per motivi gravi ed urgenti. Ma voi tutti zitti. Non si deve contrastare li Dominus. Come lo definireste? 
L'estensore delle infamanti accuse (Fenomeno e qualche altro?) secondo noi ci parla di Revisori Contabili. Dove erano questi per 9 anni? E lui, che avrebbe dovuto fare miracoli, super pagato, Responsabile dell'Area Amm.va per 5/6 anni che tipo di accertamenti effettuava? Siccome aveva molti altri incarichi ed altre retribuzioni non si era accorto della mancanza di danaro nelle casse comunali? In Arcinazzo abbiamo avuto un secondo Mastrapasqua. Complimenti al super man! Non facciamo letterine per giornalini locali,come vilmente volete far credere ai cittadini, anzi ci cercano loro. Non volete capire che più cazzate sparate e maggiore è la nostra soddisfazione nell'addebitarvi gravissime responsabilità. Zitti, Ipocriti! Le vostre battutine non fanno ridere nessuno anzi fanno pena! Abbiamo proposto di ridurre del 70% il valore del terreno agricolo degli Urbani: Chi è quel pazzo che vorrà acquistarlo a 40 curo al mq.? 15 anni fa fu acquistato, super valutato, a quasi 3 euro al mq. Diteci chi effettuò la stima! Ad' Affile sì vende ad l curo oggi. Spesa inutile! Inoltre,udite: la villa annessa è stata acquistata dal Capo a quale prezzo? "A pensar male si fa peccato ma si indovina sempre"! Scajola per un incauto acquisto lo fecero dimettere; Marra è inquisito per lo stesso motivo. Ignoranti, lo sapete che in Arcinazzo ci sono immobili classati A/8 per i quali, anche se prima casa, l'IMU va pagata? Se cosi non fosse impegnatevi a far revisionare gli Estimi catastali, Ma questo non lo farete mai per non perdere i voti. Studiate invece di scrivere balle. La vostra Amministrazione e quelle precedenti non hanno mai voluto abbassare la TARI per i NON residenti e seconde abitazioni. Semplice: non votano. E' previsto dalla legge istitutiva della TARI ma, purtroppo, dà facoltà ai Comuni di ridurla del 30%. Arcinazzo è uno dei pochissimi Comuni che non l'applica. La TARI la deve pagare chi la produce e non chi viene a trascorrere due/tre mesi all'anno in Arcinazzo. Questo è lo spirito della legge e del legislatore e che rappresenta la VERA GIUSTIZIA SOCIALE. Avete capito! Parlate di danni erariali. Ma quanti ne avete procurati: debiti fuori bilancio, liti giudiziarie nelle quali la vostra e le altre amministrazioni sono state soccombenti: Lupi, Petrichella, Lustrissimi. Sicuramente ci sfuggono altri. Quando aprite la bocca sappiate ciò che dite. Con grande gioia apprendiamo che in Arcinazzo v'è chi è dotato di poteri taumaturgici: Gesù a Cana trasformò l'acqua in vino ad Arcinazzo c'è chi trasforma una cisterna in villa. Complimenti! 
I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE"

MARANO EQUO - Fine settimana con la “ Festa della Primavera”

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“La Primavera è donna” è Il tema della seconda edizione della mostra estemporanea di pittura, poesia e fotografia, organizzata dall’associazione Pro Loco di Marano Equo, nella Valle dell’Aniene, per i giorni 27 e 28 maggio prossimi nell’ambito della "Festa della Primavera”. “L'iniziativa – è stato spiegato - intende essere una vera e propria festa dell'arte "popolare" per dare spazio ad artisti locali e non solo, tra le meraviglie di uno dei borghi più affascinanti e meno conosciuti della Provincia di Roma”. L’occasione darà pure la possibilità agli aspiranti poeti, pittori e fotografi di riscoprire e valorizzare gli elementi più suggestivi del paesaggio, della natura, della storia e delle tradizioni, legate al sacro e al profano di un territorio ricco di peculiarità anche artistiche ed archeologiche.
(Fa.Lo.)

LICENZA - Operazione di salvaguardia alla Villa di Orazio, interventi su alberi malati e siepi invasive

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Sono partiti i lavori di manutenzione e salvaguardia degli antichi ruderi della Villa di Orazio, a Licenza.
 
La Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Lazio di via Cavalletti a Roma, dopo aver fatto esaminare gli alberi e la vegetazione che insiste nell'importante sito archeologico, ha incaricato una ditta di eseguire gli interventi prescritti.
Personale qualificato ha prima infatti redatto delle perizie, un laureato in agraria ha effettuato i sopralluoghi ed indicati gli interventi da svolgere così da salvaguardare le antiche vestigia romane.
Il personale molto cortese della ditta ci ha indicato gli interventi che stavano svolgendo all'interno del sito, che consiste nell'abbattimento di 15 alberi e la rimozione di alcune siepi di alloro che con il loro apparato radicale sta danneggiando i ruderi.

MANDELA - L'opposizione: nessun chiarimento dal Sindaco, negata la parola al Consigliere Basili

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Protestano i Consiglieri comunali dell'opposizione circa la Giornata della Trasparenza che, lamentano, non ha prodotto i risultati sperati:
"Sinceramente, dalla Giornata della Trasparenza che si è tenuta lo scorso sabato 29 aprile, ci aspettavamo qualcosa di più. Soprattutto perché, stavolta, avevamo veramente sperato che il Sindaco, onorando la sua promessa di fare chiarezza, avrebbe finalmente affrontato e dibattuto in pubblico anche le questioni più scottanti e controverse. Ma questo, purtroppo, non è avvenuto.
Al contrario, anzi, il tutto si è sveltamente risolto in una tediosa e soporifera lezioncina (con tanto di slide) sul sistema di bilancio degli enti locali, condita con alcuni accenni all'odierna situazione finanziaria del Comune e con qualche velato,rimprovero alla precedente Amministrazione. Soltanto sul finale, sono stati ammessi due brevissimi interventi dei Consiglieri Giovanni Scarabotti e Stefano Lori, mentre al Consigliere Luca Basili è stata vergognosamente negata la parola. E lo stesso Sindaco, peraltro, non si è ~pure curato di verificare se, tra i Cittadini presenti, ve ne fosse qualcuno che avrebbe desiderato rivolgergli pubblicamente qualche domanda sulle tematiche trattate. Considerando il modo in cui l'evento è stato organizzato e gestito, insomma, possiamo soltanto osservare, con un certo rammarico che la Trasparenza (quella con la T maiuscola) risulta essere una cosa completamente diversa. 
Di regola, infatti la rivelazione verità non passa attraverso un monologo preconfezionato, soprattutto se tale monologo più che a fornire una lucida ed imparziale ricostruzione dei fatti, appare essere diretto unicamente a sollecitare l'approvazione di una platea compiacente. Se poi il monologo in questione viene anche infarcito di menzogne e di inesattezze, allora non siamo più alla rivelazione, ma all'invenzione della verità. E, francamente, di una verità deformata e cucita su misura, noialtri non sappiamo proprio che cosa farcene. Tutto sommato, la Giornata della Trasparenza avrebbe anche potuto rivelarsi una iniziativa positiva, se le bugie e le imprecisioni che puntualmente scandivano il discorso del Sindaco, non l'avessero trasformata in una risibile e fuorviante messinscena. Dalla TORI alle tariffe dell'acqua, dalla causa di Colle Cappellino ai mutui, infatti non , è stato argomento che sia stato' trattato senza omettere, sbagliare o menti re su qualcosa. Per non parlare, poi, dei, questioni "calde", quali la retribuzione d: Segretario comunale o il capannone Pratatteri, a cui il Primo Cittadino non si è neppure azzardato a far cenno".

SUBIACO - Interrogazione in Regione del M5S sul finanziamento della Rianimazione inesistente dell'Angelucci e ne chiedono la riattivazione

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In seguito alla vicenda avvenuta la scorsa settimana all'ospedale Angelucci di Subiaco, che ha avuto per protagonista il Presidente della Regione Lazio Zingaretti, nella quale il governatore del Lazio ha reagito scompostamente ad un giornalista che gli aveva posto una domanda, è partita un'interrogazione da parte di alcuni Consiglieri r
egionali del M5S.
Il quesito posto dal gornalista riguardava un decreto firmato proprio da Zingaretti, con il quale chiedeva al Ministero finanziamenti per il reparto di Rianimazione, chiuso due anni fa, come se fosse ancora esistente.
I Consiglieri pentastellati hanno chiesto, alla luce del fatto che "Il funzionamento del predetto Ospedale risulta garantito dai fondi ministeriali, richiesti dal Presidente Nicola Zingaretti con il piano programmatico sugli investimenti straordinari 2016-2018 presentato al ministero della Salute
• Nel predetto piano, approvato col Decreto del Commissario ad Acta U00190 del 26 maggio 2016 si legge testualmente, alla pagina 108 "Il PO di Subiaco si configura come Presidio Ospedaliero in zona particolarmente disagiata status che comporta il mantenimento delle funzioni di Pronto Soccorso e dei letti di terapia intensiva (...)" 
• Nonostante la predetta previsione, i posti di terapia intensiva risultano essere stati integralmente dismessi già dal maggio 2015 
• Pertanto il presidente Zingaretti ha provveduto a richiedere il finanziamento per un servizio che attualmente non esiste e che invece dovrebbe essere immediatamente riattivato 
• Che la citata problematica è stata sottoposta all'attenzione del presidente Zingaretti da un giornalista del quotidiano il Tempo, provocando una reazione scomposta dello stesso, che non ha provveduto a rispondere nel merito, su una tematica che, riguardando il diritto alla salute deli cittadini, invece richiederebbe assoluta trasparenza e chiarezza Tutto ciò premesso
S'INTERROGA 
il Presidente Nicola Zingaretti per quale motivo il mantenimento dei posti letto di terapia intensiva risulta inserito nel descritto piano programmatico nonostante gli stessi siano già stati dismessi"

SUBIACO - Mobbing, due casi denunciati da agenti della Polizia locale

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Due casi di mobbing sono stati denunciati da due agenti della Polizia locale di Subiaco.
Un vicebrigadiere ed un ispettore hanno avviato una vertenza per ottenere un risarcimento danni da mobbing e bossing.
Il Comune di Subiaco ha accettato la proposta di negoziazione assistita avanzata dal legale dei due agenti.
Il Comune ha quindi deciso di nominare un avvocato a cui affidarsi per il patrocinio legale.

BELLEGRA - Il revisore dei conti: Comune incapace di programmare le spese e riscuotere le entrate

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Il revisore dei conti del Comune, Federica Tiezzi, dopo che l'ente aveva dichiarato dissesto finanziario ha tirato le somme della situazione: "L'ente ha presentato un piano di riequilibrio al Ministero a cui è seguita una richiesta di integrazione documentale e di interventi alla quale il Comune ha ottemperato solo parzialmente". Infatti "l'ente, a seguito dei numerosi rilievi da parte della Corte dei Conti, ha mostrato di assumere l'impegno ad adottare i correttivi necessari alla risoluzione di quanto segnalato attraverso di delibere consiliari mirate, tuttavia non ha di fatto mai portato a conclusione quanto iniziato". Inoltre "la necessità di procedere alle alienazioni immobiliari, pur stigmatizzata da una delibera ad hoc, non è stata perseguita per problematiche legate all'organizzazione o carenza di personale dell'Ufficio Tecnico mai risolte".
Ma viene messa sotto accusa anche "la non effettiva ed esatta individuazione dei residui attivi e passivi da parte del Comune, che ha lasciato persistere un elevato importo di residui attivi relativi ad anni precedenti, rivelando un'incapacità di riscossione delle entrate". La Tiezzi punta l'indice anche contro il "cronico utilizzo dell'anticipazione di tesoreria" con una "inattendibilità delle previsioni di entrata relative al recupero dell'evasione tributaria ed una incapacità di porre in essere adeguati atti di programmazione riguardanti la spesa". Il Comune inoltre "ha mancato il rispetto del patto di stabilità per l'esercizio 2013" eludendo "l'adozione di provvedimenti a seguito di riserve, raccomandazioni e rilievi dei revisori dei conti e delle segnalazioni del Ministero" esercitando un "costante superamento dei parametri di deficitarietà, fatta eccezione per gli anni 2014 e 2015".
Quindi, alla luce di quanto descritto "la sottoscritta revisore dei conti ritiene che, sia per garantire la continuità e la garanzia dei servizi pubblici indispensabili alla collettività, sia per dare avvio ad un reale processo di risanamento finanziario, l'ente si trovi in stato di dissesto finanziario".

JENNE - Il Parco precisa: volontà di valorizzare Morra Cavorso in pieno accordo con il Comune

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Il Parco regionale dei Monti Simbruini, a seguito delle polemiche montate a seguito delle affermazioni del Sindaco che lamentava di essere stato escluso da alcune iniziative che il Parco aveva intrapreso per il sito archeologico di MOrra Cavorso, l'area protetta ha precisato che "l'Ente non ha convocato nessuna riunione ufficiale riguardante il sito archeologico di "Grotta Cavorso".
Si ribadisce, nel pieno rispetto delle Istituzioni che si rappresentano, la volontà di valorizzare il Sito archeologico in pieno accordo con il Comune di Jenne.
Al riguardo il Presidente ha incaricato il Direttore del Parco di proporre al Sindaco e all'Università di Tor Vergata, che ha effettuato lo studio e i lavori di scavo nella Grotta, un incontro operativo finalizzato alle successive fasi di fruizione del Sito stesso".

SUBIACO - Il M5S sublacense soddisfatto per l'iniziativa dei Consiglieri pentastellati del Lazio

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"Come il nostro Meetup non e' rimato a guardare sulla questione della terapia intensiva dell'ospedale Angelucci in Subiaco. Il giorno 19 Maggio 2017 il Presidente della Regione Lazio Zingaretti durante l'inaugurazione di un reparto (ristrutturazione) presso l'Angelucci, viene incalzato da un giornalista de Il Tempo sul piano operativo sanitario regionale 2016/2018 presentato al Ministero della Salute; il giornalista fa notare al Presidente Zingaretti che in quel documento vi era una inesattezza, il Presidente reagisce male con una caduta di stile vergognosa e non dando nessuna spiegazione. Ci siamo sentiti responsabilizzati di questo fatto e per mano del nostro Attivista Organizzatore Giuseppe Mancini, ha attivato l'interessamento dei Consiglieri Regionali del Lazio del Movimento 5 Stelle, presentando una interrogazione urgente in Consiglio, affinché' Zingaretti chiarisca l'assurdità' scritta in quel documento.
Seguiremo la cosa e ne daremo conto ai Cittadini affinché' sappiano come stanno le cose. Di una cosa devono stare certi i Cittadini, che non molleremo e lotteremo fino alla fine affinché' il Sublacense e la Valle dell'Aniene abbia un vero ospedale e non solo un carcere al suo interno di cui per Legge non ha ragione di stare.
Vi informiamo che ci saranno anche iniziative Parlamentari di cui ve ne renderemo conto.
A Zingaretti e al Sindaco di Subiaco, chiediamo di buttare giù' la maschera e di garantire la dignità' di cura al territorio della Valle dell'Aniene, come previsto dalla Costituzione. 
Non si può' bleffare sulla pelle dei Cittadini" ha dichiarato in una nota l'Attivista Organizzatore Giuseppe Mancini

ROCCAGIOVINE - Non lascia, anzi raddoppia la discarica abusiva sulla strada che conduce a Licenza

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Non accenna ad attenuarsi il degrado che la discarica abusiva, presente da anni, crea in un piazzale adiacente la via Licinese dove prima si trovava l'ingresso di una cava dismessa.
Rifiuti di ogni genere vengono abbandonati a pochi metri dal confine con il Parco Regionale dei monti Lucretili, proprio lungo l'unica strada che dalla Capitale conduce all'importante sito archeologico della Villa del poeta romano Orazio, che si trova non molto distante dalla discarica.
Nel mese di settembre dello scorso anno, l’Unione dei Comuni della Valle Ustica, "per il “Principio dell’azione ambientale” la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del
patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e
giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della
precauzione, dell’azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati
all’ambiente, nonché al principio «chi inquina paga» che, ai sensi dell’articolo 174, comma 2, del
Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale" aveva approvato un progetto per richiedere "contributi relativi all'avviso pubblico per l'assegnazione di finanziamenti ai Comuni" della Provincia di Roma "per attività di controllo e tutela ambientale atte a contrastare il fenomeno delle discariche abusive".
Ma a quasi un anno di distanza, la situazione non dà segni di miglioramento.

PIGLIO - La Polizia informa gli anziani come difendersi dalle truffe

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Ieri pomeriggio, il Questore di Frosinone dr. Filippo Santarelli insieme al Primo Dirigente della Polizia di Stato dott.ssa Antonella Chiapparelli, Vice Questore Agg. dr. Carlo Bianchi ed il Responsabile della Sezione di Polizia Postale e delle Comunicazioni Sost. Comm. Tiziana Belli- nell’ambito del Progetto Sicurezza Anziani, ha incontrato gli anziani di Piglio.
La Polizia di Stato sta proseguendo infatti la campagna di sensibilizzazione, giunta ormai alla terza edizione, per vincere la battaglia contro le truffe,attivandosi sul piano della prevenzione, grazie ad una costante e capillare attività informativa che, sta interessando tutto il territorio.
E’ stato distribuito ai partecipanti un vademecum con comportamenti da seguire per non cadere nella rete dei malfattori, che colpiscono anche sul web e, pertanto, gli esperti della Polizia di Stato hanno invitato la platea ad effettuare pagamenti in sicurezza quando si acquista al mercato on line.
Erano presenti anche il Sindaco Felli, il Comandante della Polizia Locale Vincenzo Ceccone, Il presidente dell’ Ancescao Ferdinando Matarese ed il presidente del Centro Anziani Fabio Falamesca.

CARSOLI - Tenta una rapina in banca e poi si dà alla fuga

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Un colpo in banca messo a segno da un rapinatore solitario costretto a fuggire senza il bottino. E’ accaduto prima della chiusura questa mattina a Carsoli, nella zona della stazione, dove si trova la filiale della Banca dell’Adriatico, ex Cassa di risparmio di Rieti. Il malvivente, secondo quanto accertato, sarebbe entrato armato di pistola e avrebbe minacciato il cassiere Il sistema di chiusura automatica ha però impedito che il denaro potesse essere portato via così il rapinatore è stato costretto alla fuga a mani vuote. 
Ad attenderlo all’esterno probabilmente c’era un complice alla guida di un’auto. E’ stato richiesto l’intervento dei carabinieri che si sono messi sulle tracce dei criminali. Della banda, però, nessuna traccia.

SUBIACO - Ass.ne A. Lollobrigida: tre indizi fanno una prova, eccoli sul falso dichiarato daSUBIACO - Ass.ne A. Lollobrigida: tre indizi fanno una prova, eccoli sul falso dichiarato dalla Regione su Rianimazione della Regione su Rianimazione

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L'Associazione Antonio Lollobrigida in un comunicato stampa ha snocciolato gli indizi che dimostrerebbero quanto di falso ha dichiarato la Regione Lazio in merito al reparto di Rianimazione dell'Angelucci:
" Non solo una, ma per ben 3 volte la Regione ha scritto, in atti ufficiali, d’aver assicurato a Subiaco il “mantenimento dei letti di terapia intensiva”, chiusi invece nel maggio 2015. Il presidente Zingaretti, invece di inveire contro il cronista de “Il Tempo”, che al pari della nostra associazione il 17 maggio chiedeva conto di quanto dichiarato dalla Regione al Ministero della Salute il 4/5, dovrebbe essere chiamato a fornire spiegazioni anche su altri 2 precedenti decreti, nei quali, infatti, abbiamo scoperto solo ora che sono contenute le stesse affermazioni non corrispondenti al vero. L’associazione chiederà alle autorità competenti di accertare i motivi che hanno portato la Regione a scrivere il falso nei seguenti atti:
1) Allegato 1.R del “Documento Programmatico del Servizio Sanitario Regionale 2016 – 2018”, a pagina 101 è scritto che “Il PO di Subiaco si configura come Presidio Ospedaliero in zona particolarmente disagiata, status che comporta il mantenimento delle funzioni di Pronto Soccorso e dei letti di terapia intensiva” (04/05/2017);
2) Identica affermazione è contenuta a Pagina 95 del Decreto del Commissario ad Acta n.U00190 del 26 Maggio 2016 - Piano Decennale in Materia di Edilizia Sanitaria;
3) Indicazione ribadita, poi, a pagina 101 del Decreto del Commissario ad Acta n.U00314 del 12 ottobre 2016 (Rettifica del DCA U00190 del 26/05/2016). Approvazione del Programma Regionale di Investimenti in Edilizia Sanitaria, Terza Fase Importo complessivo pari a € 264.441.089”. 
Ma, contrariamente a quanto decretato per ben 3 volte, il dichiarato “mantenimento dei letti di terapia intensiva” non è stato assicurato. Regione ed Asl, infatti, nel maggio 2015 hanno chiuso i 4 posti letto del Reparto di Terapia Intensiva, riaperti in seguito all’ospedale di Colleferro, dove sono stati acquistati quasi tutti macchinari nuovi, con una spesa di un milione di euro. Uno smantellamento effettuato nonostante la carenza riconosciuta dalla stessa Regione (“Nella macroarea 1 del Lazio risulta il minor numero di posti letto: complessivi 86 per un milione e mezzo di residenti”). Una carenza poi ribadita dall’Asl Rm 5 (“Le due Rianimazioni riescono con difficoltà a servire gli Ospedali dove sono collocate fisicamente e certo non riescono a soddisfare le esigenze dell’intero territorio”). Ora la Regione adempia a quanto scritto sul “mantenimento dei letti di terapia intensiva” e provveda al loro ripristino immediato presso l’Ospedale.
E anche i Comuni della Valle dell’Aniene si uniscano a questa richiesta, invece di cercare di giustificare i falsi e le scurrilità di Zingaretti, come ha incredibilmente tentato di fare il gruppo consiliare del sindaco di Subiaco che, in una nota diramata dopo l’inaugurazione del 17, ha denunciato le “provocazioni fatte da alcuni presenti sia durante che al termine degli interventi. Provocazioni ormai vecchie e ancora legate a informazioni sorpassate”. Tutt’altro: le nostre informazioni non solo sono attuali, ma contenute in ben 3 atti ufficiali vigenti, che peraltro gli amministratori del comprensorio sarebbero tenuti a conoscere.
“Sorpassate” sono, invece, le date che proprio il Comune di Subiaco, in un comunicato dell’aprile 2016, indicò nel cronoprogramma dei cantieri dell’ospedale, a partire dalla Chirurgia, inaugurata con soli 3 chirurghi in organico il 17/05/2017 (avrebbe dovuto aprire “il 20 agosto 2016”). Così come “sorpassate” sono le date delle “assunzioni di 2 medici per Lungodegenza; 1 chirurgo; 1 medico d'urgenza per il PS e 5 anestesisti” (14 mesi dopo ancora non arrivano). O l’ “Intervento sul Pronto Soccorso e Area dell'emergenza a partire dal 1 ottobre 2016 con la realizzazione di 2 posti di sala rossa per l'attività di rianimazione” (8 mesi dopo ancora non parte). O “l'attivazione della elisuperficie entro il 31 dicembre 2015” che, 1 anno e mezzo dopo quel termine perentorio decretato dalla Regione, ancora non c’è (il Comune di Subiaco il 15/10/2015 scrisse che era in “fase concreta propedeutica alla realizzazione”). Tutto questo in un ospedale nel quale il Decreto 368 del 2014 ha ridotto del 47% i posti letto per acuti, passati dagli originari 76 a 40. Ma, tra i 40 letti, quelli ordinari sono soltanto 30, quindi più che dimezzati (-55%) rispetto ai 62 di cui l’ospedale ha usufruito fino ai tagli inferti a partire dal Febbraio 2015 con la chiusura di Psichiatria (12 posti letto in meno), proseguiti poi con l’espianto della Terapia Intensiva (-4 posti) e l’amputazione parziale di Chirurgia (-8 posti: da 18 a 10) e Medicina (-12 posti: da 32 a 20). Nel 2015, stando ai calcoli della stessa Asl Rm 5, l’Ospedale di Subiaco ha effettuato 1087 ricoveri ordinari, riuscendo a coprire solo il “29,7% della domanda” espressa dai residenti nei 21 Comuni del Distretto G4. Per i quali vi sono solo “1,19 posti letto disponibili ogni mille residenti”, mentre la media complessiva dell’intera Asl Rm 5 scende ulteriormente a 0,84 posti letto ogni mille residenti, dunque pari a solo un quarto rispetto al parametro previsto dagli standard regionali, secondo i quali dovrebbero esserci 3,3 posti letto ogni mille residenti. Ed è per questo motivo che aumentano i nostri viaggi della speranza in cerca di un posto: la “mobilità passiva” è arrivata al 71,1% dei ricoveri effettuati dai residenti dell’Asl, in aumento rispetto al 2014 (69,6%). Mobilità che “sale al 75,8% (74,5% nel 2014) se calcolata come tariffato”. Quindi i tre quarti dei rimborsi erogati dalla Regione per i ricoveri dei residenti dell’Asl Rm 5 sono incassati da altre aziende. Come accade per le attività ambulatoriali (visite specialistiche ed esami diagnostici), ridotte al minimo e rese inaccessibili da sempre più lunghe ed inaccettabili liste d’attesa.
Quello di Subiaco è l’unico presidio della provincia romana ad essere stato declassato da “ospedale sede di Pronto Soccorso” a “Presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata”. La perdita di questa classificazione riguardava inizialmente anche altri 2 ospedali (Monterotondo e Bracciano), ai quali però, con successivi decreti, è stata subito riassegnata. Nel maggio 2015, la Regione ha anche ripristinato a Bracciano “57 posti letto di cui 25 ordinari di area chirurgica indistinta, 2 di terapia intensiva post-chirurgica, nonché n. 4 posti tecnici di Osservazione Breve Intensiva (OBI)”. Anche perché il Comune di Bracciano aveva presentato ricorso al Tar contro i decreti del 2014 e i giudici amministrativi nell’aprile 2015 avevano “ritenuto la sussistenza di gravi motivi di danno connessi alla attuazione dei decreti di riorganizzazione della struttura ospedaliera di cui all’odierno ricorso”, concedendo la sospensiva. Prima della sentenza, però, la Regione ha proposto il nuovo decreto in cambio del ritiro del ricorso, lasciando una disparità di trattamento fra gli ospedali di Bracciano e Subiaco contro cui nessuno ha protestato. 
L’Associazione chiede alla Regione pari dignità ed eguale trattamento per l’ “Angelucci” di Subiaco e il “Padre Pio” di Bracciano, sollecitando al Commissario ad Acta l’adozione di un nuovo Decreto, analogo al n. U00197 del 21 maggio 2015, che disponga una equivalente “Rimodulazione offerta ospedaliera della ASL Roma 5. Modifica del DCA n. U00412/2014, in un Polo Ospedaliero Unificato Tivoli-Subiaco, confermando per Tivoli la funzione di Ospedale sede di Dea I Livello ed assegnando all’ospedale di Subiaco, a seguito dell’incremento dei posti letto di area chirurgica, la funzione di Ospedale sede di Pronto Soccorso”. Ossia l’assegnazione all’Ospedale di Subiaco della stessa dotazione concessa a quello di Bracciano dal Decreto U00197 del 21 maggio 2015: 57 posti letto, di cui 25 ordinari di area chirurgica-ortopedica, 2 di terapia intensiva post-chirurgica, n. 4 posti tecnici di Osservazione Breve Intensiva OBI, con la conseguente riacquisizione della classificazione di “ospedale sede di Pronto Soccorso”.
I “Programmi Operativi 2016-18” indicano che “Le sedi definitive delle REMS trovano allocazione nella ASL FR (Ceccano, 40 p.l.), ASL RM5 (Ospedale Angelucci di Subiaco – 40 p.l.) e ASL Rieti (11 p.l.)” con la seguente “Tempistica: Luglio 2017”. L’associazione chiede alla Regione i motivi di questa disparità (a Subiaco e Ceccano ben 2 moduli da 40 letti e a Rieti neanche uno intero da 20). In aperto contrasto, peraltro, con la “2° Relazione Semestrale sulle attività svolte dal Commissario del Governo per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari”, Franco Corleone, contrario alla “presenza di due moduli da 20 posti: il Commissario ha fatto presente i suoi dubbi su questa soluzione, dal punto di vista edilizio e del modello terapeutico che prefigura poiché, tendenzialmente, la sua preferenza è per una scelta verso modelli di strutture di accoglienza più piccole”. La Rems di Subiaco è l’unica realizzata all’interno di un ospedale, in contrasto con la relazione del commissario (“le REMS dovranno essere architettonicamente e strutturalmente adeguate alla loro funzione e natura che è quella di una comunità e nemmeno lontanamente di un ospedale o di un carcere”). Il commissario ha anche aggiunto: “La capitale produce sicuramente un numero elevato di presenze di pazienti e stupisce notare che a Roma non sia prevista neppure una REMS”. Nel 1° decreto del 2013 erano, in realtà, previste 2 Rems a Roma, poi però sostituite nel 2° decreto (che confermò solo Subiaco), col quale si aumentarono sia le strutture (da 3 a 5, di cui 2 provvisorie) che i costi (da 17 milioni e 705 mila a 20 milioni e 831 mila). 
L’associazione “Antonio Lollobrigida” chiede al Ministero di riesaminare il progetto della Rems di Subiaco e, conseguentemente, chiede alla Regione di bloccare la realizzazione del secondo modulo Rems per restituire gli spazi sottratti finora ai servizi sanitari per acuti dell’Ospedale “Angelucci” di Subiaco".

FIUGGI - Ricoverato a Frosinone, viene trasferito a Roma e muore

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Un 72enne di Fiuggi, trasferito dall’ospedale Spaziani di Frosinone al Policlinico di Tor Vergata in Roma, è deceduto venerdì sera nella struttura sanitari capitolina. L’uomo, stando a quanto riportato da Raffaele Calcabrina sul quotidiano Ciociaria Editoriale Oggi, era stato operato tempo prima proprio presso l’ospedale romano «per un bypass».
Le sue condizioni, inizialmente buone, sono peggiorate a partire dallo scorso Marzo e lo hanno costretto a «entrare e uscire dall’ospedale di Frosinone».
Tra il 14 e il 16 Maggio le condizioni dell’artigiano fiuggino peggiorano ulteriormente, fino al nuovo ricovero nel capoluogo ciociaro ed al successivo trasferimento a Roma. «Secondo quanto riportato dai parenti del paziente – si legge nel testo di Calcabrina – i medici di Tor Vergata li tranquillizzano sostenendo che dallo Spaziani i famigliari sono stati esageratamente allarmati. I sanitari romani spiegano che dovranno ripetere alcuni accertamenti già fatti a Frosinone per valutare le condizioni dell’uomo».
Il 19 Maggio, infine, il tragico epilogo. Le cartelle cliniche dell’uomo sono state sequestrate dalla Procura di Roma, che ordinato anche un esame autoptico sulla salma dell’uomo.

VALLE ANIENE - Da domani al 14 giugno il check-up delle linee elettriche della provincia di Roma

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A partire da domani, 26 maggio, e sino al 14 giugno, l’occhio elettronico di e-distribuzione controllerà le linee aeree delle province di Roma e Rieti: la società del gruppo Enel che gestisce le reti di Media e Bassa tensione affiderà ad un elicottero dotato di telecamera l’attività di “check up” aereo di 1300 chilometri linee elettriche, verificando lo “stato di salute” dell’infrastruttura energetica.
L’operazione rientra nell'ambito delle attività di prevenzione, monitoraggio e manutenzione delle linee elettriche messe a punto periodicamente da e-distribuzione per garantire un servizio elettrico affidabile e di qualità e consiste nel sorvolo a bassa quota delle linee per consentire la rilevazione visiva di eventuali anomalie e la ripresa video della situazione degli impianti, con particolare attenzione alla presenza di piante nelle immediate vicinanze dei conduttori, nonché la verifica dello stato dei sostegni, delle mensole, degli isolatori e dei posti di trasformazione su palo. Questa tipologia di controllo avviene con le linee elettriche in tensione e quindi senza la necessità di interruzioni programmate. Tutti i dati registrati durante il controllo elettronico aereo vengono successivamente analizzati e vengono pianificate le eventuali attività di risoluzione delle criticità riscontrate in corso d’ispezione.
Nel nostro territorio i Comuni interessati saranno: Agosta, Arcinazzo Romano, Bellegra, Camerata Nuova, Canterano, Castel Madama, Cerreto Laziale, Cervara di Roma, Gerano, Olevano Romano,Rocca Canterano, Rocca S.Stefano, Subiaco, Vallepietra, Vicovaro.

MADONNA DELLA PACE ,- QUEL GIORNO DI 73 ANNI FA

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Era il 26 maggio del 1944, quando a Madonna della Pace quindici uomini furono fucilati per rappresaglia da soldati tedeschi in ritirata da Cassino.
La mattina di quel giorno , fu rinvenuto il corpo senza vita di un soldato tedesco lungo la strada per Canterano. Il comando tedesco, che operava in quel periodo proprio a Madonna della Pace, ordinò, senza accertare la causa della morte del militare, un rastrellamento a largo raggio, concluso con la cattura di numerosi ostaggi, 15 dei quali la stessa sera del 26 maggio furono fucilati su un’altura poco distante dal centro abitato. Solo il giorno successivo, il comando tedesco permise il recupero dei loro corpi .
Un tragico evento ,che ogni anno in questi giorni viene rievocato a Madonna della Pace con varie iniziative, tra cui la cerimonia nel sacrario eretto dalla Provincia di Roma proprio nel luogo dove fu eseguita la fucilazione. E’ il momento in cui gli abitanti della località, i rappresentanti dell’Associazione XV Martiri, dei cinque Comuni che hanno competenza sul territorio (Agosta, Canterano, Cervara di Roma, Rocca Canterano, Subiaco), della X Comunità Montana e dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi), ricordano i nomi delle vittime: Bernardino Albensi, Antonio Dari, Tommaso Fioravanti, Francesco Mammoli, Bernardino Micarelli, Torello Micarelli, Ascenzio Monteverde, Benedetto Di Roma, Giulio Di Roma, Domenico Di Roma, Arsenio Coluzzi, Gilberto Miconi, Mariano Tozzi, Renato Tomei, Francesco Vareni.
Si tratta di un minuto di raccoglimento, che l’esecuzione dei tre squilli di tromba del “silenzio” e dei lenti rintocchi della campana della chiesa di Madonna della Pace, rendono ancor più toccante.
(Fabrizio Lollobrigida)

SUBIACO - Ospedale, Ricorso al Presidente della Repubblica, presentate le controdeduzioni contro la difesa del Ministero

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Prosegue il botta e risposta a suon di atti legali tra i tre cittadini che hanno inoltrato un Ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro i decreti di Nicola Zingaretti che hanno improvvidamente ridimensionato l'ospedale Angelucci di Subiaco ed il Ministero della Salute, che nelle scorse settimane aveva eccepito le sue motivazioni contro il Ricorso.
Ma nel documento ministeriale erano presenti numerose incongruenze, che hanno reso ottimisti i promotori del ricorso, circa un verdetto positivo dei Giudici.
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